sabato 17 febbraio 2018

SEGNALAZIONE VOLUMI = MARIO FRESA

Mario Fresa : “Svenimenti a distanza” – Ed. il melangolo – 2017 – pagg. 144 - € 12,00-
Il volume si apre con un capitolo ben preciso , sia per la scrittura in prosa sia per il titolo “convalescenza” , che potrebbe lasciar sospesi gli incipit di qualunque racconto per muoversi coraggiosamente sul piano dell’imprevisto e del sussurro . Così la figura che si staglia, seminascosta nel gusto della sorpresa, sembra occhieggiare tra le gemme di pareti inconsistenti ed il fogliame vigoroso della brughiera , tra le improvvise siluette tratteggiate e le foto accantonate nel cassetto. Questi ventisei paragrafi non sono un racconto , bensì coloratissimi interventi del pensiero vagante, che ha il sapore delle scelte impegnate per la esplorazione improvvisa delle inquietudini e delle timidezze d’amore, o le stranezze insolite d’una visione televisiva materializzata in vocaboli che imitano movimenti e difetti. Come sveniva Lucia ? In una specie di vertigine , in un vortice di fuoco che tenta di allontanare la tristezza. Il diverbio ha scatti e note che esprimono con eleganza la premura del confronto , fra due personaggi reali (?) o fra evanescenze metaforiche (?).
Il registro delle poesie che seguono, annodate nei capitoli “Alta stagione” , “Nodo parlato” , “Medusa della specie”, “Galateo per un abisso” , “Morphing”, “L’oggetto del desiderio”, “Falsa testimonianza” , “La mala fiaba” , spazia come in una perenne musicale conversazione , tra apparizioni e memorie , illusioni e desideri , incontri e incursioni , sussurri e amore.
In alcune composizioni Mario Fresa sembra voler giocare con il dettato ripercorrendo momenti della fanciullezza , tra immaginari giochi di infante e preposizioni roventi di energia, tra quadretti riproposti dalla scuola e angoscianti sospensioni ospedaliere , fra scene colorate del quotidiano familiare e frastornati rigurgiti di spensieratezza , così che la pagina sempre è ridondante , carica di quella cultura che la distingue per intensità e segno .
ANTONIO SPAGNUOLO

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