venerdì 10 gennaio 2014

SEGNALAZIONE VOLUMI = RUGGERO JACOBBI

Ruggero Jacobbi – “Quaderno brasiliano” - Fermenti Editrice – Roma – 2013 – pagg. 147 - € 14,00

Il composito testo di Ruggero Jacobbi è così articolato: I- da “Poemi senza data”, 1955, II- “Quaderno brasiliano”, (1946-1960), II-I da “Sonetti e poemi”, 1941-1966-1972, IV- da “novecento letto & erario”, 1975, V- da “Despedidas”, 1976, VI- da “Le immagini del mondo”, 1978, VII- da “E dove e quando e come”, 1980, VIII- da “Privato minimo”, 1980, IX- da “Di che parla”, 1991, X- da “Cara Italcable”, 1991. Come scrive nella postfazione di “Quaderno brasiliano” Mario Lunetta, Ruggero Jacobbi (Venezia 1920 – Roma 1981) in vita ha occultato le sue scritture e travestito se stesso con ostinazione; si potrebbe dire che, diversamente dai pessoani eteronimi, Jacobbi abbia incarnato tutta una serie di pars-eteronimi in se stesso; i suoi precocissimi venti anni furono all’ombra dell’ermetismo fiorentino; una scrittura irrefrenabile la sua, emblema di una ricerca condotta con passione. Jacobbi non ha mai creduto nel libro composto da liriche isolate, ma ha sempre pensato al libro di versi come romanzo in progress su una sua vicenda, dove una pagina illumina l’altra.. Ruggero Jacobbi è stato un uomo di cultura geniale e al tempo stesso coerente, atipico, nonché poeta, traduttore, narratore, saggista, critico e storico della letteratura, dell’arte, del teatro e del cinema,, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico, radiofonico e televisivo, il tutto perpetrato (e causa di gravi rimorsi), in mezzo mondo occidentale e in diverse lingue. In “Quaderno brasiliano” il versificare si fa più compatto, scattante e affilato; tutti i testi della raccolta, tranne uno, sono provvisti di titolo. C’è uno stupore nella voce poetante, nel contemplare farfalle, gabbiani e paesaggi tropicali brasiliani, elemento per cui questa poesia si potrebbe definire lirica; si tratta di poesie che descrivono la geografia fisica e umana del Brasile e, nei versi, c’è una certa linearità dell’incanto; i componimenti possono essere divisi in quelli in cui si espande l’io-poetante e in altri descrittivi E’ una scrittura precisa, quella del nostro non particolarmente leggera e caratterizzata da icasticità; a livello stilistico – formale, il tessuto linguistico, sempre molto elegante, è caratterizzato da vari esiti espressivi: infatti incontriamo sia testi strutturati in brevissime frasi, sia testi in lunga e ininterrotta sequenza.. Poesia polisemica, quella di Jacobbi nella quale è accentuato il suo carattere di esercizio di conoscenza. Si deve mettere in rilievo che Quaderno brasiliano è un testo a cura di Luca Succhiarelli, che ne ha curato l’introduzione, con il saggio critico intitolato Un presagio; nel libro è presente un disegno di Angelo Canevari; il volume è stato pubblicato con il contributo della Fondazione Piazzolla diretta da Velio Carratoni.

Raffaele Piazza

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