venerdì 29 marzo 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = CARLO DI LIETO

Carlo Di Lieto : “Psicoestetica” – il piacere dell’analisi – Ed.Genesi – pagg. 312 - € 30,00 –
“Questo volume nasce dall’intento di cogliere i momenti più significativi dell’interazione Letteratura – psicoanalisi nei parametri teorici e nelle applicazioni di questa metodica: dalle posizioni classiche di Freud e Jung e i loro discepoli , fino all’inconscio antinomico della b-logica di I. Matte Blanco.”
Un ponderoso saggio che affonda le sue radici nella più dettagliata ricerca e nella migliore esposizione delle immagini combinatorie , che non sono astratte circonlocuzioni , ma vere e proprie tessere ravvicinate, capaci di realizzare un testo condensato in se, dai più svariati svelamenti che la purezza di stile possa offrire.
Scrittura densa e compatta , scrittura rigidamente controllata per ogni capitolo , nello svolgersi di un approfondimento sempre più dettagliato, in un percorso diacronico che si intreccia con le connotazioni individuali, e in un percorso che cerca di rispettare al massimo l’aspetto inventivo dei vari autori interpellati.
Carlo Di Lieto è un elemento esperto di spicco in questi anni , e lo dimostra ancora una volta con questa fatica che si propone indagini culturali di notevole spessore.
Viaggio puntualissimo che parte dal “Carducci segreto”, con la sua difficile quotidianità tra istanti di gioia e rimorsi fatali, e prosegue con il Leopardi coinvolto nella sua melanconia , romantica e svenevole. Intreccia nel capitolo “Poesia e psicoanalisi” la fantasiosa interpretazione delle opere letterarie sotto lo sguardo di un Freud maestro, e rilegge alcuni testi di Luigi Fontanella, Franco Riccio , Mario M. Gabriele, oltre al rincorrere la collana “La rotta di Ulisse” (edita da Oedipus).
Capitolo di notevole spessore : “La disidentità tra eros e finzione scenica” nel quale i linguaggi si inseguono e si intrecciano dove il piacere si crogiola nelle attualità di testi teatrali.
Arricchisce infine il volume una nutrita “Appendice” , con la sua “ricognizione di esegesi psicoanalitica retrospettiva” , vera e propria ricognizione di alcuni saggi precedentemente prodotti e fortunatamente diffusi .
Il vasto approfondimento che qui si percorre ha misure di impegno più che sostenuto, ed è una guida sicura nella contemporaneità storica come esercizio di informazione e di formazione critica.
Antonio Spagnuolo .


--

giovedì 28 marzo 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = LUCIANO NOTA

LUCIANO NOTA : "Tra cielo e volto" Edizione del Leone, Mestre, 2012, Pagg. 80 - € 10,00 -

Luciano Nota in ogni suo libro tenta sempre di nuovo il colloquio con il lettore. Colloquio in forma di soliloquio. Soliloquio dell’anima con il «cielo». Qui non c’è alcuna opposizione tra il letterale e il figurato, c’è equivalenza e somiglianza; c’è ancora corrispondenza tra le cose e le parole, e l’io è il vaso che congiunge il cosmo con il qui e ora. Mi viene in mente quanto scrisse Nietzsche a proposito del domandare, cito a memoria: «il colloquio che io rivolgo a un interlocutore è per sapere se abbiamo la stessa anima»; Nota fa poesia appunto per capire se lui e il lettore hanno la stessa anima: è il principio di identità A=A che regge il suo universo poetico e, di conseguenza, il tropo fondamentale è il soliloquio (ovvero, il colloquio con l’altro da sé), il colloquio tra il particolare (il soggetto) e l’universale (Dio), la parafrasi, per l’impossibilità di raggiungere la particolarizzazione, il dettaglio, la singolarità; nella sua poesia non può esserci la metafora, che è ponte gettato sugli abissi tra le cose; non c’è il traslato, che è il sentiero che costeggia due continenti diversi; non c’è lo straniamento di immagini, che sottenderebbe implicitamente che le immagini siano diverse le une dalle altre, il polemos e la dis-sonanza.

Paradiso
è il viso
rivolto allo spazio.
Il contrario
di un pigro profilo
separato dal tempo.

*

Dalle perle che cadono dal cielo
pongo d'istinto le atmosfere.

Poesia della reminiscenza, della trasparenza e della compresenza universale dove il tutto confluisce nel tutto ma si oppone alla peccaminosità, alla dittatura dello sguardo: tra cielo e volto c’è soltanto una differenza di altezza ma non di sostanza, scrive Luciano Nota, la temporalità non fa parte di questa poesia perché essa abita il luogo della Storia, della dif/ferenza, della dis-sonanza, del conflitto. Poesia di atmosfera, dunque, rarefatta, quintessenziale per l’impossibilità di attingere quell’universale cui anela con tutte le proprie forze, o forse perché il vero universale non sono le «cose» ma le «essenze» delle cose e tra le cose, separate dal tempo e dallo spazio. In «principio», per Nota, non c’è né ci può essere il peccato ma un semplice esser-così, la «naturalezza», finanche l’ingenuità della identità e della corrispondenza di tutte le cose e di tutte le parole in un luogo privo di peccato e di Storia:

Sono Adamo.
Non ho ombra che mi veli.
Non t'intralci la mia naturalezza.
Accomodati.

Un neo-adamismo, forse si può definire così la poesia del nostro autore, un adamismo che fa il paio con il panismo dell’io e del creato. Una posizione paradisiaca, di prima del peccato originale, di prima della Storia e del tramandamento, dove reminiscenza e conoscenza si equivalgono. Perché se c’è reminiscenza tutto è già in noi, già sappiamo in fondo all’anima ciò che siamo.

Giorgio Linguaglossa

mercoledì 27 marzo 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = VETROMILE

GIUSEPPE VETROMILE : “Percorsi alternativi” – Ed. Marcus edizioni – 2013 – pagg. 72 - € 10,00 –
Narrare del tempo infinito , quasi viaggio nell’inimmaginabile creato che ci circonda, seminascosto allo sguardo impreparato, è un improvviso ruotare intorno al mistero della quotidianità , ammesso che essa quotidianità possa essere di volta in volta stravolgente e fantasmagorica.
Vetromile cerca, con arguzia ed ottima preparazione, di indicarci dei “percorsi alternativi” adatti a ritrovare qualche via nel sottobosco, per raggiungere qualche meta inaspettata, per scegliere il bivio più propizio , per riuscire a decifrare la mappa , per venir facilmente fuori dalla nebbia , per non franare in miseri passi , ed infine per lasciarsi trasportare nel regno delle favole.
Ogni testo è una tappa del viaggio, un percorso dell’umano affanno per sottrarsi alle insidie della sopravvivenza , del caos e di Thanatos , e per riuscire a focalizzare quei valori spirituali che troppo spesso vanno abbandonati ad ogni passo fallace.
Nel “prefazio” egli scrive semplicemente : “I miei percorsi alternativi sono ricerche di possibili strade d’essere, nella disperata speranza che l’ultima stazione non ci sia, o che rimanga così asintoticamente lontana , da essere praticamente irraggiungibile…” – Una vera e propria illusione che soltanto la poesia riesce a immaginare.
“Una via di fuga per sempre/ oltre i ricircoli e i ritorni/ se il punto non è più qui in mezzo/ mai ci troverà la fine del cammino/ spezzettati di qua e di là o incerti/ richiusi e stabiliti/ fissi ormai nella terra.”
Una corsa senza affanni , nella quale il verso si dilata in lunghissimi ritmi, per realizzare alcune sequenze di un film estremamente coerente , in un crescendo di tensioni, che costituiscono la cornice emotiva della cronaca narrativa. Trama sofisticata ed essenziale, che conferisce concretezza ad alcuni accenti meta teatrali, scivolati verso la sorpresa o verso la comprensione e la conoscenza della misteriosa geometria sociale.
Antonio Spagnuolo .

RIVISTE = I FIORI DEL MALE

I FIORI DEL MALE (poesia) quaderno quadrimestrale di cultura letteraria e arte - Anno VIII - N° 54 -
Sommario :
- Letterature -
Robertomaria Siena : Intervista impossibile a Ulisse
Paolo Carlucci : Letteratura in Piromalli e Seminara
Merys Rizzo : Appunti
Francesco De Napoli : Eugenio Montale il "Male di vivere"
M. Spinelli e M. Martinelli : Incontro con Giorgio Montefoschi
Melo Freni : Santità in casa Salina
Francesco Dell'Apa : Drammaturgia Euripidea
Roberto Pagan : Ricordo di Anna Pittoni
Luciana Vasile : Le liriche di Paolo Ruffilli
Pina Majone Mauro : Costabile e Scotellaro
Sabino Caronia : Santucci e Caproni . un Canzoniere
Daniela Quieti : L'ambiente tra poesia e prosa.
Franco Campegiani : Intervista alla poetessa Ninnj Di Stefano Busà
Fausta Genziana Le Piane : Una seduttrice : Louise De Vilmorin
Enrico Bagnato : Spartaco
Antonio Coppola : Lucian Blaga : Poeta e folosofo
Sabino Caronia : Ricordo di Maria Racioppi
Giuliana Lucchini : Poesia per i fiori del male

- Poesie -
Francesca Lo Bue
Giorgio Bàrberi Squarotti
Franco Campegiani
Giovanni Dino
Gianni Rescigno
Elio Felice Schiavone
Antonio Spagnuolo
Raffaele Piazza
Mauro Corona
Gianfranco Imperiale

- Lo scaffale -
a firma di Antonio Coppola, Cinzia Marulli,Paolo Carlucci , Marzia Spinelli ,Francesco Dell'Apa , Giorgio Linguaglossa, Graziano Giudetti ,Giuliana Lucchini, Silvana Folliero, Roberto Piperno ,Merys Rizzo , Franca Alaimo ,Angela Giannelli, Daniela Quieti ,Monica Martinelli.
- Riferimento : antoniocoppola_047@fastwebnet.it

martedì 26 marzo 2013

RIVISTE = SILARUS

SILARUS --- rassegna bimestrale di cultura -- N° 286 . marzo-aprile 2013
Sommario :
Rudy de Cadaval : Edvard Munch un artista della vita, dell'amore, del sesso, della morte.
Lorenza Rocco : Il mendicante di Damasco , di Raffaele Della Fera
Alessandro Di Napoli : Parole mancine di Salvatore Anzalone
Marino Faggella : La critica militante di Leonardo Sinisgalli
Ivan Pozzoni : Coesione civile e stabilità costituzionale negli Eleati
Giovanna Bisogno : A proposito delle donne
Lorenza Rocco : Donna e scienza : Rita Levi Montalcini
Lorenza Rocco : Donna e poesia : Filomena Raffaele
Celeste Santoro : Cesare Pavese
Temistocle Saponiero : Cambio di vita in dieci secondi
Simonetta Marzioli : I Promessi sposi
Angelo Pagano : Il mistero dentro
Alessandro Di Napoli : Poeti dialettali irpini : Gaetano Calabrese
Alessandro Di Napoli : Vento di fronda di Giuseppe Iuliano
Lorenza Rocco : Fuori dalla clandestinità di Salvatore Memoli
Scaffale : a firma di Lorenza Rocco, Leonardo Santoro
Recensioni : a firma di Celeste Santoro, Pasquale Rocco , Leonardo Santoro .
Riferimento : pietrorocco@rivistasilarus.it

sabato 23 marzo 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = NUOVI SALMI

Giacomo Ribaudo – Giovanni Dino: NUOVI SALMI-
Editore : I Quaderni di CNTN. Palermo. 2012. Pp. 376
***

Qui si tratta, al di fuori di ogni retorica, di un lavoro degno di attenzione; ma, senz’altro, impegnativo sia per i curatori che per i poeti scelti; selezionati, questi, con scrupolo, considerando l’apparato di notizie biografiche a seguire. Impegnativo, perché, adattare l’animo e la mente, la parola e la creatività ad una tematica abbastanza circoscritta, non è certamente cosa facile per uno scrittore.
***
Di certo, e non toccherebbe a me dirlo, né a me valutare tanto talento, il canto IL SIGNORE REGNA! ESULTI LA TERRA, pregno di vita e vitalità, impreziosisce il tutto. Nobilita il libro. E fa dimenticare quello che non c’è. E’ il Maestro che canta. E’ Antonio Spagnuolo:

--Antonio Spagnuolo--

"Forse il mio sogno riparte dagli inganni,
per arcuarsi nel bagliore,
e ripercorrere parvenze di irreali contorni.
Fuoco per rallegrarsi, giustizia e pace!
Nell’ascolto sembra il ritmo
che comprende e sconvolge la fuga,
nel vorticoso frastuono del prodigio,
nella speranza coltivata alle penombre,
tremano le nostre incertezze
per la gloria dei cieli e nel fulgore del Signore.
Anche i nemici tremano innanzi al fuoco
delle sue pupille…
Chi adesso inizia a credere
nell’essenza stessa dell’amore?
Altri silenzi ammaliano perplessi,
ed intagliano lacrime al perdono,
proteso al segno della Tua scintilla,
alle parole sussurrate in frammenti,
nella solitudine,
per riscoprire il dono fuor della nebbia,
che vuota il tempo e della stanza è spazio.
Gioia nel cielo!
Per questa eternità di luci e di parole.
Ancora il giusto saprà sciogliere i nodi
della memoria e della Tua Santità,
liberi dalle insidie.
Tutta la terra annunzi la Tua giustizia!"
*
Una vera cascata di metafore che racchiude infiniti di spiritualità.

NAZARIO PARDINI -

RIVISTE = L'IMMAGINAZIONE

L'IMMAGINAZIONE : Anno ventinovesimo, numero 273 gennaio-febbraio 2013

In copertina
Elisabetta Gut, Es, maggio 2012

Le immagini
Foto di Andrea Zanzotto

Prosa
Maurizio Maggiani, Sul finire dell’anno un po’ prima
Cosimo Argentina, Le smemorate
Valentina Pasquon, Prosette

Poesia
Mario Lunetta, Sic transit
Lucio Ceva
Antonio Spagnuolo, Ad Elena
Raffaele Simone

Noterelle di lettura di Anna Grazia D’Oria
Manguel, Lambertini, Zuccaro
“Mursia”, Mazzotta, Olivieri e Corda
Davinio, Rompianesi

Fra inediti e rari
Armando Balduino, Una dispersa poesia di Andrea Zanzotto

Per un libro
Un libro di Gian Carlo Ferretti (Pietro Cataldi)
Due libri di Franco Buffoni (Francesco Filia, Matteo Bianchi)
La nuova storia letteraria di Luperini, Cataldi, Marrucci (Valentina Tinacci, Margherita Ganeri, Felice Rappazzo, Massimiliano Tortora)

Il dinosauro di Piero Dorfles

Refrattari di Filippo La Porta

Diario in pubblico di Romano Luperini

Palestra critica
Renato Barilli, Croce: un filosofo inattuale

Il divano di Antonio Prete

Pollice recto/Pollice verso di Renato Barilli
Giordano: il corpo dei nostri soldati in Afghanistan
Veladiano: non nominare Dio invano

Avventure di un antichista di Luca Canali

Leggendo Rileggendo di Cesare Milanese

Per diritto e per rovescio di Nico Naldini

Gammmatica di Marco Giovenale

Dal mondo anglofono di Maria Sepa

I nuovi libri Manni
Giovanni Maurizi, Attraverso la rete
AA. VV., C’è un grande prato verde
Bettino Ridolfo, Sei statua su fondi di bottiglia
Francesco Felicetti, Il cielo non ha finestre
Lucio Pollice, Il melograno
Antonietta Rubino, Ricettari nascosti
Maria Teresa Lanza, Le letture proibite dell’abate Parini
Observatorio Metropolitano de Madrid, La crisi desnuda

Le recensioni
Alessandro Moscè, Il talento della malattia (Roberto Barbolini)
Tommaso Giagni, L’estraneo (Giorgio Biferali)
Marisa Fenoglio, Il ritorno impossibile (Mara Cambiaghi)
Andrea De Alberti, Litalìa (Davide Castiglione)
Nicola Gardini, Le parole perdute di Amelia Lynd (Franca Cavagnoli)
Filippo Bologna, I pappagalli (Raffaele Cavalluzzi)
Simone Magherini, Avanguardie storiche a Firenze e altri studi fra Otto e Novecento (Giorgina Colli)
Alessandra Carnaroli, Femminimondo (Silvia De March)
Anna Elisa De Gregorio, Dopo tanto esilio (Germana Duca Ruggeri)
Gaetano Cappelli, Romanzo irresistibile della mia vita vera raccontata fin quasi negli ultimi e più straordinari sviluppi (Caterina Falotico Vitelli)
Jean Flaminien, Preservare la luce (Gio Ferri)
Massimo Natale, Il canto delle idee (Simone Gianesini)
Giorgio Linguaglossa, Dalla lirica al discorso poetico. Storia della poesia italiana (1945-2010) (Salvatore Francesco Lattarulo)
Sergio Rotino, Loro (Luigi Metropoli)
Serge Pey, Canti elettroneolitici per Chiara Mulas (Margherita Orsino)
Franco Perrelli, Il padre e il figlio (Daniele Maria Pegorari)
Vincenzo Ostuni, Faldone zero-venti (Cetta Petrollo)
Amedeo Anelli, Contrapunctus (Margherita Rimi)
Stefano Guerriero, In certe epoche non bisognerebbe mai avere vent’anni (Massimiliano Tortora)
Luca Ricci, Mabel dice sì (Giovanni Tesio)
Sandro Sardella, Carte ciclostinate (Giovanni Trimeri)
*
Riferimento : agdoria@mannieditori.it

venerdì 22 marzo 2013

NOTIZIA = POESIE DI ENZO REGA

24 marzo 2013: Le poesie di Enzo Rega a Cefalù
*************************************************
Domenica 24 marzo si presenta a Cefalù (Palermo), al Caffè Letterario “La Galleria”, in via XXV Novembre-via Mandralisca, alle ore 17,30, il libro di Enzo Rega, Indice dei luoghi. Poesie da viaggio (e d’amore), Laceno Edizioni (Atripalda, AV, 2012, pref. di Armando Saveriano; postfaz. Di Pasquale Gerardo Santella).. A parlarne con l’autore sarà il prof. Mario Macaluso, direttore di “Cefalunews”. Il libro di Enzo Rega è stato recentemente recensito anche sulla rivista “Poesia”, con un articolo a firma di Luigi Fontanella.

“Il luogo, in poesia, diventa occasione di lascito che restituisce un respiro vasto e meditato alla ricerca incessabile del significato privato, personale e dunque universale, dell'esistente nella necessità etica dell'identità umana e culturale. È attraversamento del più vasto scenario dell'anima, ove vengono stabiliti e scanditi i segni della trasfigurazione nel rapporto tra senso e suono, emozione e sentimento, persistenza e slacciamento. Il poeta si aggira, infatti, con passione ed intelletto per i viali, le piazze, i meandri della città dell'anima con la sua singolare attitudine ad usare lo sguardo come una parola, che smembra se stessa, cerca e fornisce indicazioni di vita e di poetica. E se l'autore si svela e si confessa, il linguaggio scavato, istigante, sofferto, esaltante, liquido, erotico, vitale, dà vigore alla natura e all'aspetto strabiliante della parola, quando essa possiede e si fa possedere. Il viaggio di Rega soprattutto non si limita ad essere percezione, interpretazione, riconciliazione o reiterabile strappo emotivo-sensorio indubbiamente catarsi inconscia ma nella calma o nel trasporto esige e offre un tempo senza regole” (dall’Introduzione di Armando Saveriano)

Nato a Genova nel 1958, Enzo Rega risiede a Palma Campania (Napoli), con frequenti soggiorni a Siracusa, dopo un decennio trascorso a Bergamo. Laureato in Filosofia all'Università "Federico II" di Napoli con una tesi su "Heidegger interprete di Nietzsche", si occupa di letteratura, filosofia, cinema e critica della cultura. Insegna Scienze Umane nel Liceo classico "A. Rosmini" del suo paese e collabora con l'Università di Salerno e ha collaborato con l'Università "Suor Orsola Benincasa" di Napoli. E redattore di “Gradiva”(State University of New York) Scrive tra l’altro per le riviste letterarie “L’Indice dei libri del mese”, “Poesia” e “Italian Poetry Review” (Columbia University), "Yale “OBLIO” e per il bimestrale siciliano “Le Fate” Tra le ultime pubblicazioni in volume, due libri con le edizioni l’arca e l’arco di Nola: La coscienza dell’utopia. Vincenzio Russo, giacobino napoletano (2011) e Derive mediterranee. Immagini letterarie da Napoli all’altra sponda (2012).

• Cefalù •

La bambina con la gonna scozzese
che giocava sotto la frangetta nera
quasi dirimpettaia,
fatta salva l’estensione d’un mare ch’unisce,
ho ritrovato nel suo passato
e nel nostro presente
dall’altra parte del Tirreno
– fossi io a Genova a Napoli
e con i suoi occhi di allora di oggi
ho visto sotto il monte
(kefalé, testa che sorge dall’acqua)
le guglie del Duomo
nave pronta a essere varata
come quelle di Liguria, diceva il poeta

mercoledì 20 marzo 2013

POESIA = RAFFAELE PIAZZA

NEL DELTA DELL VITA

Prologo

Attimi verticali ad incielarsi
nel compatto azzurro, un jet
buca il cielo e lo sfiora.
Fabula e favola.
Sospesa Alessia tende la mano
affilata al ramo dell’arancio.
Il cerchio delle vergini
dal quale è uscita ieri.
La prima volta, il sangue
sul lenzuolo, il dolore e il
rigo dell’orgasmo. Passano
minuti e ore sul filo
della nebbia a diradarsi
nel gioco oltre il presente.
E’stata sua nell’attimo
incantevole, la feritoia:
telefona a Veronica e dice
che è una porta aperta,
questo il loro gergo di
ragazze.

E se mi lascia?

Piange Alessia nella monocamera
non può telefonare a Giovanni
il cellulare scarico.

Si aggrappa al cielo
delle cose di ora,

un gabbiano reale e…
*****

AZZURRO DOMANI

Prologo

Al posto della partenza per la vita,
ragazza Alessia nel fitto della nebbia
a diradarsi oltre un tempo altro.
Domani azzurro ad infiorarsi,
tra scampanii oltre la barriera del sentiero.

Vengono angeli e rondini di platino,
campo di corsa nel Parco Virgiliano,
spia gli atleti Alessia nell’attendere
Giovanni, il polso dell’orologio
a chiare note nell’universo si libra e

1
il tempo attende la disadorna via serale,
attimi blu cobalto oltre un’idea di bellezza
al paesaggio ad agglutinarsi, la casa sospesa
da dove mensole d’isola s’intravedono,
protese oltre il lucore di parole dette a caso:
fiore, amore, oltre il sembiante e

2
vasi di gerani fioriti e ciclamini
giganti sul farsi delle cose e a ovest

gioca Alessia a nascondere il tempo
in iridata fantasia, e vuole riascoltare
la sera precedente che non torna e

3
azzurro domani Alessia oggi
fa l’amore nell’interanimarsi
con Giovanni in una felicità
inaudita.

RAFFAELE PIAZZA

NOTIZIA = RIVISTA

NUOVO CONTRAPPUNTO - TRIMESTRALE DI POESIA ED ARTE
Sommario :
Elio Andriuoli : La conchiglia / Radici
Silvano Demarchi : Antinoo / Tacevano i merli
Guido Zavanone : Al lettore / E' l'amore
Umberto Vicaretti : Trittico minore di un Vangelo apocrifo
Ione Garrammone : La fontana del Tuvolo / Chemio
Gerardo Vacana : Le custodi del sacro
Maria Luisa Gravina : L'abbraccio del vento
Philippe Popiela : Viaggio domenicale / Vento di Natale
Remigio Bertolino : Can / Drocheri / El segnavent
Giovanna Giorfano : Rosa d'inverno
Recensioni : a firma di Elio Andriuoli e Silvano Demarchi.
Riferimento : elioandriuoli@alice.it

NOTIZIA = PREMIO CONTINI - BONACOSSI

Premio Contini Bonacossi 2013 , per un volume di poesie edito tra il 2008 e il 2013 , e per una poesia inedita.
Scadenza 30 aprile 2013 -
Premiazione 16 giugno 2013 .
E' richiesta tassa di lettura .
Chiedere il bando completo a : segreteria del premio :
Salvatrice Santoro ( Tita Paternostro )
via Redolone 25 / D
51034 - Casalguidi (PT)
telefono 0573929049

sabato 16 marzo 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = SALVATORE VIOLANTE

SALVATORE VIOLANTE: “La meccanica delle pietre nere” – Ed. CFR – 2012 – pagg. 104 - € 12,00 –
Nel rincorrere il ritmo del verso , composto con arguzia e con semplicità , Salvatore Violante riesce a proporre una specie di mappatura della quotidianità inscritta tra metafore, aforismi , frammenti , pennellate , che suggeriscono visioni del passato , del presente e del futuro, in perpetuo movimento esistenziale.
Tra le strade ed i borghi , tra le mura e le luci, tra i ricordi e le illusioni, tra il grido e il sussurro, egli imbastisce una fiaba lunga e scintillante, che apre a musicalità del tutto personali e valide culturalmente.
Il gioco delle stagioni intreccia il movimento del ventre , il fruscio allenta nel canto. I volti , le mani , il sorriso hanno il sapore della spiaggia solitaria.
“Risuona il mondo e tu stai li a guardare/ ed ecco / cose – cose ed ecco cuori, / cupo / l’asfalto srotola motori / che vanno forti e lenti, / via, / lontano….”
La divagazione fuori chiave richiama memorie e riscoperte nella miscela di una singolare fusione.
ANTONIO SPAGNUOLO -

martedì 12 marzo 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = CARCERERI

E' IN DISTRIBUZIONE IN QUESTI GIORNI :
FIORELLA CARCERERI : “SENZA RETE” – Ed. Ensemble – 2013 -
( riceviamo e pubblichiamo )
Frammenti di poesia, “specchi fedeli” di sentimenti vissuti, in cui il lettore può ritrovare se stesso: il canto di Fiorella Carcereri ha tono autobiografico, eppure è universale.
Senza rete di protezione l’autrice procede funambolicamente dibattendosi tra illusioni e disincanti, vittorie e sconfitte, tra emozioni violente, improvvise, e stati d’animo più pacati, sintomo di un’avvenuta riconciliazione col mondo e, ancor prima, con se stessa.
La raccolta, articolata in due parti, appare alla stregua di un percorso, un cammino di crescita personale, che l’autrice compie attraverso l’ars poetica, sublimando il dolore, l’intimo grido della sofferenza provata.
L’amore nelle più varie sfaccettature aleggia sull’intera silloge. In maniera ordinata, come accingendosi a compilare un inventario delle sensazioni esperite personalmente, l’autrice passa in rassegna nella prima sezione, Tu ed io, le fasi salienti di una finita storia amorosa: l’abbandono, i ritorni continui, simili a “maree”, le illusioni, i tentativi di riavvicinamento, l’indifferenza.
Il discorso della Carcereri non è però nichilista e nella seconda parte, dal titolo Io e il resto, si pone in relazione con la realtà circostante, facendo entrare nuovi attanti nell’intessuto della scrittura, protagonisti, non secondari, della vita dell’autrice. Un dialogo fitto, a tu per tu, con i destinatari: la madre, un’amica, uno sconosciuto incontrato per caso. Non solo, ma è la società tutta a essere chiamata a testimone di stati d’animo personali e riflessioni di più ampio respiro sui tempi in corso, spesso espresse sotto forma di monito. E’ alta e sentita l’urgenza di richiamare l’attenzione su tematiche globali, come l’inquinamento, le guerre, le ingiustizie sociali, considerate sintomo di regressione e stupidità dell’uomo.
In tal modo, in Senza rete succede che il canto iniziale di dolore di una donna si può sciogliere nella dolcezza di un ricordo o coniugarsi in protesta civile e infine tentare di abbracciare l’universo. ( dalla prefazione )
IL LIBRO PUO’ ESSERE ACQUISTATO O PRENOTATO PRESSO TUTTE LE LIBRERIE DEL TERRITORIO NAZIONALE OPPURE ORDINATO DIRETTAMENTE ALL’EDITORE AL SEGUENTE INDIRIZZO E-MAIL:
commerciale@edizioniensemble.com


domenica 10 marzo 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = BUSA' - SPAGNUOLO

NINNJ DI STEFANO BUSA'- ANTONIO SPAGNUOLO : L'EVOLUZIONE DELLE FORME POETICHE - Ed. Kairòs 2013 - pagg. 785 - € 20,00 -

In nome della differenza e a cavallo di due secoli due millenni
Un’antologia che chiama a raccolta poeti a centurie ----
Se la cultura non si mangia, come diceva qualche annetto fa un ministro italiano tutto concretezza dalla testa ai piedi o viceversa, la poesia è fatta per provocare anoressie. Se la si ascolta e, soprattutto, se la si accoglie nella propria vita, ci si espone a rischi da border-line: uno perde il genio di far parte dei greggi comuni e di adeguarsi ai loro riti e miti mangiatorii, bevitorii, etcetorii. Chi legge è avvisato. Poi, non si vada lagnando con la gente.
Nonostante gli avvisi, tuttavia, la tentazione è forte. E a tutto si può resistere, fuorché alla tentazione, diceva Wilde (che se ne intendeva). Una prova viene da questa antologia-monumento allestita da Ninnj Di Stefano Busà e Antonio Spagnuolo, L’evoluzione delle forme poetiche. La migliore produzione poetica dell’ultimo ventennio (1990-2012), Napoli, Kairòs Edizioni, 2013, pp. 785, € 20,00. Quello che sorprende, in questa impresa, è, innanzitutto il numero: vi sono dentro poeti a centurie. Per giunta, di buona qualità, parecchi di gran nome, che sono inclusi in antologie, in manuali, in interventi critici, in enciclopedie, che, quindi, non sono tanto marginali nella storia/nelle storie del nostro tempo.
Come spiegare la contraddizione? Mica è facile. Si tratta di un miracolo, ma non tanto gratuito, se carmina non dant panem (la poesia non riempie la pancia), come si è detto e ripetuto fin dall’antichità. E si riscontra ancora oggi. E come mai ci si vota in tanti alla prova dell’ostinata disubbidienza al buon senso comune, agli indirizzi della realtà ordinaria? Per sovrappiù lo scandalo si accresce col fatto che tutta questa scrittura poetica è venuta alla luce in un mondo incupito da terrori e disincanti fisiologici alla fine del millennio scorso e da perplessità e incertezze proprie del nuovo millennio, che si è cominciato a porre in essere fra guerre, atti di terrorismo, ripensamenti dell’idea di progresso, movimenti migratori di popoli, surriscaldamento sovrappopolamento e devastante inquinamento del pianeta.
Ebbene, mentre queste e altre terribili piaghe affliggevano il mondo, simili a quelle che colpirono l’antico Egitto per volontà del Signore, i poeti a schiera attendevano alla poesia. Lo attesta l’antologia in questione, che è specchio e documento del nostro tempo, che potrebbe essere utilizzata anche nelle scuole, - se nelle scuole ci si interessa del proprio tempo e dei propri problemi.
Dentro al libro, si può trovare tutto quello che si può cercare. Se interessa la poesia dialettale, c’è anche la poesia dialettale. Se c’è vaghezza di voci femminili, c’è solo da scegliere: si va da Lina Angioletti, Mariella Bettarini, Biancamaria Frabotta, Giulia Niccolai ad Antonella Anedda, Maria Grazia Calandrone, Gabriela Fantato, Luigia Sorrentino. Se c’è curiosità per le nuove generazioni, c’è tanto da leggere (fra i nati dagli anni Settanta a tutti gli anni Ottanta). Se si ha preferenza per lo sperimentalismo, non mancano esponenti significativi di tale indirizzo (Tommaso Binga, Francesco Muzzioli, Edoardo e Federico Sanguineti, Domenico Cara, Giorgio Moio, Eugenio Lucrezi). Sovrabbondano, poi, i pezzi da novanta: Giorgio Barberi Squarotti, Gilberto Finzi, Maurizio Cucchi, Corrado Calabrò, Valerio Magrelli, Mario Lunetta, Paolo Valesio, Carlo Villa, Giuseppe Conte, Luigi Fontanella, Renato Minore, Paolo Ruffilli, Plinio Perilli, Umberto Piersanti. Naturalmente non potevano non esserci i due registi dell’operazione (laica, pluralista, storicizzante, acculturante, disoccultante, impertinente, non indifferente alle differenze, alle provocazioni, alla riappropriazione della libertà di parola e delle parole di libertà).
UGO PISCOPO ---

sabato 9 marzo 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI NAZARIO PARDINI

NAZARIO PARDINI : “Dicotomie” – Ed.The writer – 2013 – pagg. 320 - € 16,00 –

Completa ed importante opera che si distingue per la sua voluminosa dimensione e per i contenuti selezionati e validi. Un corpus poetico ricco , nelle sue varie sezioni: “Dicotomie” , “Racconti in versi” , “D’amore di terra e di mare” , oltre alla nutrita selezione di “note critiche” e “Prefazioni e postfazioni”.
Come traspare dalle pagine serrate questa ha singolari radici nel consenso, radicato in una preparazione culturale degna di attenzione e di rispetto: un lungo percorso esistenziale , che dal quotidiano , con linguaggio di impegno robusto, sfocia , senza retorica, nei riflessi della conquista filosofica, in perenne interrogativo della inquietudine.
Non per richiami nostalgici, ma per richiami di suoni, di voci, di vita, come traslazione della memoria, il disincanto e le allegorie, il segno e la metafora, hanno la ferma sapienza del dettato, ricco sempre del ritmo nuovo e privo dell’atto consolatorio.
I paesaggi hanno il raggio luminoso ed il profumo della semplicità, mentre i personaggi scorrono in un arcano ordine naturale , svelato alla irresistibile sollecitazione esistenziale.
“Hai steso la tua mano / sulle palme cadenti, / gli esseri racchiusi / dal tepore di esistere / hanno rannicchiato la loro vita / nell’intimità della loro coscienza./ Poi hai ritirato la tua crosta di smalto / ed hai lasciato essenze di pino più acute / sui calici avvolgenti il silenzio. / La fine ritorna sul mare / che vede uccelli errare per il cielo / stanchi / in attesa di potersi posare.” (Tramonto) –
Ottimo conoscitore del gioco rapido del verso Pardini costruisce il disegno completo della sua visione narrativa.
Non va trascurata la lettura dei numerosissimi interventi critici che arricchiscono il volume con abilità ed armonie varie.
ANTONIO SPAGNUOLO ---

venerdì 8 marzo 2013

RIVISTE = L'ORTICA

L'ORTICA - Numero 10 / 111 - settembre 2012 .
Sommario :
Claudia Bartolotti : Louis Jacques Marie Collin Du Bocage
James Laughlin : Poesie - traduzioner Filippo Baravelli
Marco Scalabrino : Paolo Messina
Paola Riciputi : La postina
Davide Argnani : Davide Celli
Luana Pagan : Poesie
Gloria Nanni : Poesie
Davide Argnani : Segni e segnali dal nuovo millennio
Luigi Ciocchetti : La strada
Giovanni Spagnoli : Per un sogno
Davide Argnani : Roberto Roversi
Concorsi .
Riferimento : centroculturalelortica@gmail.com

POESIA = RAFFAELE PIAZZA

SOTTO IL CIELO POLITO

Specchio orizzontale su di noi,
ragazza Alessia, protesi verso
nuove latitudini. Vesti di rosa
oggi, magia ai miei occhi,
nel muoverti sinuosa come in
passi di danza (tango, flamenco,
valzer nel tendere a fisica gioia).
Sono arrivati i gabbiani nello
splendore prealbare, ai nostri
occhi numinoso incantesimo.
Il tempo attende la disadorna
via serale con lo stupore squadernato
su un Mediterraneo, consuetudine
di sempre nell’iridarsi del
sembiante in una preghiera per
noi ai lieti colli dell’essere
nel cogliere i volatili nella
loro essenza di volo nel
trasmigrare dove eravamo
già stati.
Compagna Alessia, viatico
nel tempo la tua vita e lo stupore
di averti scorta il 5 aprile,
averti chiesto di telefono
il numero del telefono profano
e quello del cellulare
nel mentre della nebbia.
Sono passati attimi di brezza fresca
sul tuo viso a levigarlo.
Poi nel transito dei tuoi passi
mi baci sulla bocca e…
***

CIELO DI MARZO

Ai blocchi di partenza nell’aria
disadorna di un tempo altro.
La città accade e sta infinitamente.
C’è il sole in questo mattino
nell’uscire dal film a poco a poco.
Vita sommersa nel pensiero
che ad armonia tende e tutto accade.
Lastra polita di marzo il cielo
per vivi incantesimi oltre la luce
e la ragazza nel freddo di una
camera.
Le chiedi il nome oltre lo scrosciare
d’improvvisa pioggia.

Attimi fantastici nel calcolare
gli oggetti di una vita, l’inventario,
chiedere alla ragazza il viatico
delle durate elementari. Si tende
la gioia senza peso di una marea
infinita.
La ragazza nel folto della stanza
ride come una donna.

RAFFAELE PIAZZA

giovedì 7 marzo 2013

POESIA = CRISTIANA CONTI

IL PUNTO DI UNA RETTA TENDENTE ALL'INFINITO

Se dell'eternita' faro' parte
mi chiedo a che serve
vivere un punto turbolento
nell'insieme dell'intera retta
tendente all'infinito

*
VENTO

Vorrei uscire finire
confondermi nel vento
e farmi respirare da chi
mi ha amato

*
IL BUIO E LA LUCE DELLA FINE

Quando questa luce finirà
saro' finita anche io
Spenta nel mio silenzio
diffusa in polvere nel
diafono cielo
e
volero' nel buio apparente
ma di luce perenne.....
*
LA NOTTE DELLA LUNA

Misteriosa la notte nel mio prato
con sguardo di colori acceso
poi spento nell'infinito parallelo cielo
nel buio sterminato inciampato
di luna piena
riscopro pelle nel tessuto del
vestito che danzante di sfiorare
accende lampi ombreggiati di cuore
con melodico ticchettio di lancette
che di tempo avverte il suo
infrenabile passare
ma l'attimo di luna avvolge
la sudata schiena
e mani cercatrici di silenzio
interrotto di sussurro
e con lo sguardo nello
sguardo spiego ancora
quella tenda di tessuto bianco
adagiata su quel prato divenuto
parte di acceso fuoco
che divampa
*
CRISTIANA CONTI
*
Cristiana Conti nata, ad Ancona il 24.02.1971, scrive da tenera età, per raccontare le emozioni, espresse in parole, che volano da sole sui fogli.
Un viaggio introspettivo leggendo le Radici della mia Anima.
Ha aperto recentemente un blog “cristianacontiwordpress.com" che ha ottenuto in breve tempo un inaspettato successo.
**


lunedì 4 marzo 2013

Enzo Rega: Napoli Libreria Loffredo: "L'evoluzione delle form...

Enzo Rega: Napoli Libreria Loffredo: "L'evoluzione delle form...: 11 marzo 2013 “L’EVOLUZIONE DELLE FORME POETICHE”  PRESENTAZIONE DA LOFFREDO Alla Libreria Loffredo si presenta il volume “L’evol...