lunedì 19 marzo 2012

Poesie = Vera D'Atri

*
                            … le solcò la mente l’ideogramma rondine,
sfregiando la luce con un tratto nero d’inaudita bellezza.
Lei cantava per ore
come una vita inesperta che si rivolge
al rimedio dei refrain,

ma era un viaggio finito giù dal ponte
per non essere baciato.

-
*
E come a dire è solo questo il ricominciare;
il rompersi del buio
tra le rotaie lungo il marciapiede e l’erba nera,
dentro lo sfiato polveroso di una tristezza ovale, corale, madornale,
l’incredulo passato rappreso nelle tasche
fatto di giochi fatti, l’attesa dei colori,
laggiù,

dove sconfina il blu del paradiso
prima che arrivi il sole, quel  mezzano, a utilizzarlo nell’acquerello
del mattino.
-
*
Il rosso conteneva il tuo nome.
E la sconfitta usata per rinchiudermi al buio.      
Poi semi le stelle leggere a far nascere prati

e la luna a ridosso dei tetti,
col senno degli uomini e gli alati cavalli dappresso.

E più era luce il tuo nome, minuscolo abbaglio
d’un’era dismessa
   
e più le mani comunque a far cose,
la schiva vertigine d’un risciacquo svagato, il gesto scusabile
che fa mesta la sera.
Ch’è lavoro di niente, diresti, 
questa vita di perenne ben fatto.
-
Vera D’Atri

Vera D’Atri è nata a Roma nel marzo del 1948. Vive a Napoli dal 1992. Ha conseguito il diploma di archivista all’archivio di Stato di Napoli. Solo dopo il 1997 si interessa di scrittura e ottiene una menzione di merito al premio Lorenzo Montano diciassettesima edizione, cui fanno seguito una piccola silloge poetica delle Edizioni della Biblioteca a cura di Giovanni Pugliese “Il museo di vaniglia” e nel 2009 la pubblicazione della silloge “Una data segnata per partire” edita da Kolibris. All’attivo anche alcuni racconti pubblicati in antologie e un romanzo “ Buona bella brava” edito dalla Robin Edizioni nel 2010. Suoi testi poetici compaiono in inserti culturali e numerosi blog. E’ presente inoltre nell’antologia “La giusta collera” edita da CFR ed è tra i vincitori dei concorsi “La vita in prosa  2011” e “ Scrivere a corte – La corte della formica” sempre del 2011.

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